Memoria di un'eclisse (11 agosto 1999)

 

Ho qui raccolto la memoria del nostro viaggio e della nostra esperienza di osservatori dell'eclisse. Nel nostro gruppo eravamo in quattro, accampati presso Dachau, Monaco, sotto un cielo quasi sempre coperto.
Il testo è stato curato dal sottoscritto e da Giacomo Lorenzelli (Giacomo Lorenzelli's Photos e L'eclissi di Sole).

 

Martedì 10 agosto 1999

E' il nostro secondo giorno a Monaco. Dopo un lunedì abbastanza soleggiato, la pioggia di stamani è il terribile presagio di un'eclisse che mai vedremo. Nemmeno le televisioni ci danno pace; giriamo i canali alla ricerca di previsioni meteo che ci consolino ma, ahimè, per domani sempre e solo pioggia! Dall'Italia ci parlano di un cielo ovunque sereno e questo non fa che rattristarci.

Ore 16:00
Come per magia accade l'inatteso, il cielo si libera mostrandosi ovunque sereno. Siamo veramente eccitati e ci concediamo una visita al centro storico.

Ore 20:00
Il cielo è spettacolare, dalla nostra camera all'ultimo piano le stelle brillano di luce irreale. Siamo fiduciosi per l'indomani e ci corichiamo di buon ora per raggiungere Dachau di primo mattino.

 

Mercoledì 11 agosto 1999

Ore 5:50
Apriamo la finestra e guardiamo verso sud. Miracolo! E' sereno!! Prepariamo gli ultimi filtri, controlliamo reflex e obiettivi, usciamo di corsa dalla stanza e facciamo colazione.

Ore 7:00
Usciamo sulla strada ma... pork, il cielo è tutto una nuvola!! Malgrado ciò nel gruppo è ancora forte la speranza. Non possiamo che affidarci a Dio!! Prendiamo il primo treno per Dachau, dalla stazione passiamo per il centro, una mezz'oretta a piedi in direzione Freising ed eccoci in campagna. Per una cavedagna raggiungiamo un punto sufficientemente alto da consentirci di scorgere a sud le case di Monaco e di dominare a nord splendidi campi dai diversi colori. Il luogo è eccezionale, il tempo decisamente meno! Comunque, estraiamo le attrezzature e ci prepariamo rapidamente, quasi mancassero pochi minuti all'eclisse. Dopo poco tutto è pronto, così ci concediamo qualche foto di gruppo.

 

Il posto è molto bello, il tempo...

Una foto ricordo non deve mancare!!

 

Ore 9:30
Comincia a piovere forte. Azz!! Proteggiamo le attrezzature e ci ripariamo in una baracca non lontana.

Ore 10:00
Possiamo tornare all'aperto. Il cielo è sempre minaccioso, ma le nubi non sono compatte e di tanto in tanto il sole può far capolino in piccoli sprazzi di sereno.

Ore 11:00
Tutto è ormai pronto, eccetto il tempo, sempre molto variabile. Tuttavia iniziamo il conto alla rovescia per il primo contatto.

 

Giacomo mentre prepara la sua attrezzatura

 

Ore 11:16
Perdiamo il primo contatto, ma dopo poco la situazione meteorologica migliora e ci consente di fotografare le fasi di parzialità quasi per intero. La nostra postazione è stata raggiunta da un gruppetto di 15 persone, mentre scorgiamo sulla strada diverse automobili.

 

Fra le nubi qualcosa si vede!!

 

Ore 12:20
Una nuvola nera copre il Sole. Perdiamo la calma! Tutte le nostre speranza stanno andando in fumo! Stentiamo a rimanere fermi! Ormai manca davvero poco.

 

Nooo!! E' finita!!

 

Ore 12.30
Verso sud-ovest il cielo si è aperto, il Sole è ancora in parte coperto ma osserviamo nettamente la minuscola falce. Il cuore ci balza in gola per la gioia!

Ore 12.35
Mancano pochi secondi!! Ripassiamo mentalmente i fenomeni che dovremmo osservare, ricontrolliamo le macchine... il cuore batte a mille! Il Sole ora è velato da qualche piccola nuvola ma si vede abbastanza bene...

Ore 12.36
L'adrenalina scorre a fiumi.....ecco.....anello di diamante, grani di Baily, TOTALITÀ. E' diventato buio in un momento. Il grido degli osservatori che sono nei paraggi ci giunge forte e chiaro. Noi non abbiamo la forza per urlare.....Tutto è assolutamente fantastico! Rischiamo quasi il collasso, scattiamo alcune foto a folle velocità (abbiamo bruciato ciascuno più o meno 20 foto in 50 secondi), tremiamo come foglie per l'emozione. Alcuni guardano il Sole ad occhio nudo, altri attraverso il binocolo o la macchina fotografica. Tutto è straordinariamente bello! L'atmosfera è eccezionale, nessuna fotografia può comunicare le sensazioni che abbiamo provato. Con il binocolo la corona è assolutamente spettacolare, si diffonde uniformemente intorno al Sole e rende decisamente meglio che in qualsiasi fotografia. Osserviamo perfettamente la corona interna, tipicamente rossastra, e alcune belle protuberanze.Anche il paesaggio non è da meno....l'orizzonte è rosso fuoco a 360°, la campagna circostante è come paralizzata, per la strada non passano più macchine, il silenzio regna padrone. Le nostre grida segnano la fine della totalità. Addosso ci rimane una strana sensazione: siamo ancora agitatissimi per le intense emozioni, ma siamo anche rilassati perché ce l'abbiamo fatta, abbiamo osservato tutto.

 

Fotografie realizzate da Giacomo Lorenzelli, con obiettivo Vivitar 100-300mm (in posizione 300mm) su reflex Yashica FX-D Quartz, montata su treppiede. Pellicola Kodak Royal Gold da 200 ASA.
Le immagini sono state acquisite da una stampa 30x40 a 300 dpi
.

 

Ore 12:39
Ora tutti i fenomeni si ripetono in ordine inverso. Però dell'eclissi ci interessa più poco. Parliamo estasiati delle nostre osservazioni ed emozioni. Realizziamo ancora alcune foto quindi ci dedichiamo ad un'osservazione più frivola. Prendiamo un cartone e lo sforacchiamo, quindi proiettiamo decine di falci solari. E' fantastico!! Ora siamo tutti più sollevati! Siamo dimagriti di diversi chili, abbiamo sofferto tanto ma ce l'abbiamo fatta! Per l'eccitazione non abbiamo nemmeno avvertito quell'abbassamento di temperatura tanto netto di cui si parlava. Forse era troppo freddo già di suo.

 

Adesso possiamo concederci un po' di svago...

...e proiettiamo decine di falci solari

 

Ore 13:00
Siamo un po' più tranquilli (non molto). Vorremmo rilassarci un po', ma il tempo non ce lo concede. Carichiamo tutto e corriamo a valle prima che piova di nuovo. Lungo la strada incontriamo altri italiani con attrezzature professionali. Anche loro sembrano non credere a quanto hanno visto.

Ore 15:00
Adesso che siamo in albergo e fuori piove il problema è un altro! Sviluppare le foto! Ma sinceramente non ci interessa più di tanto. Il ricordo è così vivido e reale che con le nostre parole potremmo descrivere l'eclissi molto meglio di qualsiasi fotografia!


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