1985

Sakigake


Per la prima volta il monopolio a due dello spazio interplanetario fu rotto da questa sonda giapponese che aveva come obiettivo lo studio della cometa di Halley. Progettata come sonda di prova delle futura sonda Suisei (Planet-A) diede risultati incredibili e la missione continua a tutt'oggi essendo questa una sonda riprogrammabile.
La sonda porta con sé strumenti per misurare lo spettro delle onde di plasma, i venti solari e i campi magnetici interplanetari. Arrivò l'11 Maggio 1986 nella sua posizione più vicina alla cometa di Halley.
Utilizzando la spinta gravitazionale della Terra la sonda si avvicinerà il 29 Novembre 1998 alla cometa Giacobini-Zinner.

Giotto

 
Dopo i giapponesi anche l'Ente Spaziale Europeo crea una missione per studiare la cometa di Halley e quella di Grigg-Skjellerup. Gli obiettivi principali della missione erano di: (1) ottenere fotografie a colori dei nuclei delle comete; (2) determinare la composizione chimica dei nuclei; (3) studiare i processi chimici e fisici che avvenivano nell'atmosfera e ionosfera cometaria; (4) determinare la composizione chimica delle particelle di polvere; (5) misurare il grado di produzione di gas e l'afflusso di polvere provenienti dalla cometa; investigare sui sistemi di afflusso di plasma derivanti dall'interazione tra i venti solari e la cometa. Il 13 Marzo 1986 la sonda arrivò a soli 596 km dalla cometa di Halley e nel 1992 la Giotto arrivò addirittura a soli 200 km dalla cometa Grigg-Skyellerup.
Attualmente si cercano nuovi finanziamenti per fare continuare la missione fino al 1999 anno in cui si prevede un nuovo riavvicinamento con la cometa Grigg-Skyellerup.

Suisei
Sonda giapponese simile alla Sakigake, la Suisei (che in giapponese vuol dire Cometa) studiò in modo approfondito la cometa di Halley fornendo immagini UV della corona di idrogeno.


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