AIDS: quali e quante verità?

Cristian Vaccari, bom6325@iperbole.bologna.it

 

Da quanto tempo siamo abituati a sentir parlare di AIDS come di una malattia infettiva, causata da un virus di nome HIV e propagata attraverso contatto sessuale, condivisione di aghi infetti, trasmissione dalla madre al feto e qualsiasi altra pratica che comporti contatto con sangue infetto? Quante verità crediamo di sapere sul virus HIV e sulla sindrome dell'AIDS? E fino a che punto siamo disposti a mettere in discussione le teorie scientifiche sull'AIDS, anche di fronte al fatto che le politiche sanitarie contro la diffusione della sindrome hanno dato risultati fallimentari e che le cure messe a disposizione da una Scienza che impiega ogni anno centomila ricercatori nella "lotta all'HIV" non hanno finora salvato la vita di nessun malato di AIDS?

A differenza che negli Stati Uniti, in Europa e specialmente in Italia è difficile sentire qualcuno che mette in discussione il dogma ufficiale dell'AIDS. Eppure casi come quello del professor Di Bella, quale che sia l'opinione che ciascuno di noi ha maturato su di lui e sulle sue concezioni mediche, dovrebbero metterci in guardia dal dare per scontato che quella sostenuta dalle autorità scientifiche debba essere ritenuta sempre e comunque la sola verità possibile. Se un arbitro può fischiare un calcio di rigore inesistente, se un governo può prendere decisioni sbagliate in materia di politica economica, se un tenore può prendere una stecca alla "prima" di un'opera, non dovrebbe apparire così strano che anche uno scienziato o un gruppo di scienziati commettano errori. Del resto la stessa Scienza si basa sul controllo esercitato dal dubbio e dallo scetticismo, e la storia della Scienza e del progresso non è altro che la storia di come gli scienziati hanno corretto gli errori dei loro predecessori.

Per questo motivo riteniamo che anche in Italia sia necessario mettere in discussione la concezione dell'AIDS come malattia infettiva causata dal virus HIV. Non tanto per discreditare le teorie correnti e gli scienziati che le propongono, quanto per riaprire un dibattito che è stato chiuso forse troppo presto e senza risultati abbastanza convincenti.

 

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 AIDS. Cosa c'è di vero nell'ipotesi droga-AIDS sostenuta da Peter Duesberg.

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