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Intaglio printmaking: Drypoint and engraving Kaltnadel und Stiche Puntasecca e bulino
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A.F.Sundberg's
diary: Birth for me,
is the oval ... a beautiful oval. A spinning oval.
But Death too, follows
this birth oval. Drifting far away, oval to oval. Endlessly.
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A.F.Sundberg's
diary:
During a recent walk in the rough
hills
near Bassano, I felt the cold presence of ghosts.
Undoubtably,
dead soldiers (1914-1918). The winds
of
WWI battles on Monte Grappa.
I
named one ghost, whom I felt to be an ironical young
man,
"Kubin", and once again, I was aware how
helpless
I feel (yet lucky to be alive). With a forced smile,
I
swallowed a shot of clear Grappa from the bottle in
my
backpack. I felt quiet and without guilt, even in
"Kubin's"
presence.
But,
even today, I still believe, Bassano's Grappa should
be
required by law, (the law of morality), to have a tint
of
pink-red color added, just to remind us of "Kubin's"
sacrifice.
Bassano
was, infact, re-named after the dead heros of
WWI
battles around Monte Grappa.
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________________________________________
Sundberg's intaglio monotypes: The "bridge"
between engravings
and drawings | Sundbergs Monotypen: Die "Brücke"
zwischen
Radierungen und Zeichnungen | monotipi di
Sundberg: il "ponte
tra incisoni e disegni
___________________________________________________
Phasen
Karin
Thomas
Selten
findet man heute noch angesichts einer zum
Monumentalformat
neigenden Malerei einen Künstler wie Alan
Frederick
Sundberg, dessen Werk so konsequent und frei vom
modischen
Zeitgeist über Jahre hinweg von den subtilen
Ausdrucksvaleurs
der Zeichnung geprägt worden ist. Verfolgt man
die
Entwicklung des Künstlers anhand von einzelnen Werketappen,
so
wird man sehr rasch feststellen, daß sich in allen Phasen dieses
Reifeprozesses
ein zeichnerisches Vokabular niedergeschlagen
hat,
das in seinem tragenden Alphabet eigentlich schon in den
ersten
zeichnerischen Arbeiten des Jahres 1971 zumindest
ansatzweise
vorformuliert wurde …
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AMAZON
BOOKS
(Karin
Thomas, Köln - "Phasen" [aus der Monografie "A.F.Sundberg"],
Dortmund,
1983
>>
- Kunsthistorikerin und Lektorin, DuMont Veerlag, Köln)
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A.F.Sundberg's
diary:
The human skull, I have always found
to
be such a fascinating, yet frightening point of departure.
Like
a globus that once contained pure thought.
Les
chemins mystérieux
Henri
Goetz
Ceux qui ont eu le privilège
de cotoyer Alan Frederick Sundberg,
ont été séduits par son caractère
dynamique, ingénieux, inquiet,
mais d'une souplesse qui le tient à tout instant en éveil.
Son oeuvre, qui se déroule comme un enregistrement presque
mécanique de tout cela est un perpétuel devenir, prête
à assimiler
chaque nouvelle rencontre, avide de moyens nouveaux pour les
exploiter. La richesse de son univers n'a d'égal que son
enthousiasme, qui ne semble jamais à court d'inspiration.
HENRI
GOETZ
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J'aime parcourir les chemins mystérieux liant les lignes
multiples
de ses petites oeuvres, qui respirent un air frais et délicat.
Les
regarder c'est l'accompagner joyeusement dans un dédale où
il
est impossible de s'égarer, car il veille à chaque
moment pour
rétablir un équilibre durement acquis. Témoin
de la nature si
féconde de l'artiste, la démarche de Sundberg est
un reflet de
l'homme de notre temps, inquiet, particulièrement disponible
pour les aventures qui le tirent de lui-même – conscient deson
dépaysement, le désirant même. Son art assume
pleinement
un nouveau rôle actuel qui ne se confine plus à la
spiritualité ou
la beauté, mais voudrait nous mener plus loin. Je fais confiance
à Alan Frederick Sundberg pour nous conduire vers cette
nouvelle terre, que nous approchons avidement.
(Henri Goetz, Paris 1979 - Goetz fondé
en 1965 "l'Académie Goetz"
à Paris et nommé en 1967 "Chevalier
dans l'Ordre des Arts et des
Letters". Goetz Publicent "La gravue au carborundum"
["procéde
Goetz"], préfacée par l'artist Joan
Miró, Éditions Galerie Maeght,
Paris, 1968 et 1973). 1
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Cultura
incisoria veneta
Dr.
Giorgio Trentin
Abbiamo
già avuto la ventura di parlare di maestro Armando Martini,
stampatore
d'arte, e del suo lavoro e non ci dispiace, in occasione
di
questa rassegna, di riconfermare pienamente quel giudizio positivo
che
già ci sentimmo di dover formulare presentando la mostra da
lui
organizzata a Venezia nelle sale della Fondazione dell'Opera
Bevilacqua
La Masa.
GIORGIO TRENTIN [FOTO]
Nella geografia
della cultura incisoria veneta, al cui sviluppo e alla
cui rinata
vitalità non furono certamente estranei lo sforzo e l'azione
di un
movimento quale l'Associazione degli Incisori Veneti,
tentacemente
svolti in quasi un trentennio d'impegno e di battaglie, e
in dura
contrapposizione alla prepotenza dell'ufficialità accademica,
al dilagare
d'un processo consumistico inquinante e destabilizzante
delle
strutture portanti della società, l'impresa calcografica da vari
anni
ormai, coraggiosamente condotta, a Thiene e Bassano,
>>
da Martini,
è venuta acquisendo, nonostante i limiti, un posto di
non irrilevante
importanza ed interesse.
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L'importanza
e l'interesse che, nel clima generale di un tale processo
esasperato,
di deterioramento e di appiattimento, di anonima
pianificazione
dei rapporti tra le genti, portato, nella prepotente
affermazione
e invadenza di quella nuova divinità rappresentata
dalla
technologia, in cui all'immagine e al mito dell'uomo verranno
sostituendosi
quelli ciechi e sordi della macchina, ad una condizione
di
disumanizzazione dell'individuo, l'importanza e l'interesse, ripetiamo,
che
in tale mondo, possono identificarsi nella capacità, rivelata da
un
personaggio
quale Martini, di credere ancora fermamente, nella
gestione
di una iniziativa, quale quella di stampa e di ricerche tecniche
calcografiche,
da lui iniziata, come già detto vari anni or sono, quasi
pionieristicamente,
ma con convinzione ed entusiasmo, nella profonda
possibilità
di salvaguardia, in un costante tentativo di conquista e di
conoscenza,
spesso ardua e difficile, di un mestiere insostituibile, non
distinguibile,
come tale, da un fatto altamente culturale, di un
condizionamento
ancora impregnato di vera e autentica umanità
strettamente
connesso all'ideazione e alla progettazione di una
operazione
culturale.
Nel
mantenimento e nella difesa, cioè, di un diretto e costante, manuale
rapporto
operativo d'intervento tra l'artista e la propria opera in via di
elaborazione.
Nell'insostituibile presenza del calore di una visione
sorretta
dalle possibilità di un ininterrotto colloquio, di un esame, con
la
propria coscienza, quali quelle acconsentite, ad esempio, da una
ricerca
incisoria garantita nelle proprie autonome potenzialità di
straordinaria
verifica e accertamento delle cose, nella misura della
garanzia
del più assoluto rispetto dello spirito e dell'essenza originari
del
proprio processo di elaborazione creativa.
Quella
specifica cultura incisoria, non confondibile, più oggi, con la
genericità
e l'anonimato di un mondo grafico ormai consumisticizzato,
in
cui operatori quali Armando Martini credono ancor profondamente
quale
mezzo funzionante di umana comunicativa e in nome della quale
hanno
ritenuto possibile e giustificabile impostare le prospettive
concrete
di una propria ragion d'essere, di un proprio impegno di
ricerca
e di sperimentazione, di analisi e di studio, in uno sforzo inteso
a
coinvolgere direttamente, in un processo collegiale di cooperazione
e
di affiatamento, l'intervento e la partecipazione operativa dei
singoli
artisti come Alan Frederick Sundberg portati a riscontrare
nella
"bottega", i cui limiti sembrano annullarsi sotto la spinta
dell'entusiasmo
e della passione, della volontà, condotti a sorreggere
una
iniziativa proiettata, anche doverosamente, su di un piano
didattico,
di conoscenza e d'informazione, un punto, non trascurabile,
di
contatti e di scambi di esperienze, d'incontro e di colloquio.
Dr.
Giorgio Trentin, "Cultura incisoria veneta", 1984, [2001],
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l'Associazione
degli Incisori Veneti (AIV) - Fondazione
dell'Opera [1899]
Bevilacqua
La Masa. Armando Martini, Scuola di Grafica A.Remondini
>> [Calcografia Remondiniana 1660-1860].
Documentazione e Notizie Biografiche:
"Bevilacqua La Masa 1908 -1993: Una fondazione per i giovani artisti"
Enzo Di Martino, Marsilio Editori, 1994 Venezia.
La Fondazione Bevilacqua La Masa nasce nell 1899, quando la Duchessa
Felicita Bevilacqua La Masa lascia il Palazzo di Ca'Pesaro al patronato di giovani pittori bisognosi di sostegno e di spazio per lavorare. Nel 1910 Umberto Boccioni
espone a la fondazione e a Palazzo Ca'Pesaro a Venezia, presentato da
Marinetti; nel 1911 si tiene a Milano la prima collettiva dei "futuristi".
Alan
F. Sundberg
L'attività
artistica di Alan F. Sundberg trovando propio nell'ambito delle
iniziative
espositive (1971-77) di Dr. Giorgio Trentin e della Fondazione l'Opera
Bevilacqua
La Masa i suoi primi successi:
(pagina
205) "Premio per la grafica LVIII. l'Opera Bevilacqua La Masa", 1973.
-
Mostre collettive, 1971-72, 1974 e 1976
-
"Artisti stranieri residenti a Venezia", 1973
-
"Collettiva: 7 giovanni grafici", 1975
-
"Grafica contemporanea americana/American contemporary graphics", 1977
1999 - Centenario della Fondazione Bevilacqua La Masa (1899-1999) con la mostra storica "Emblemi d'Arte - Da Boccioni a Tancredi", Comune di Venezia
Bevilacqua
La Masa, Venezia >>
tel.
+39-041-5207797 -5208879
Marsilo
Editori, Venezia
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tel.
+39-041-2406511
Karin
Thomas "Phasen" (aus
der Monografie), Köln 1983.
AMAZON
BOOKS
Kunsthistorikerin
und Lektorin, DuMont Verlag, Köln. Zahlreiche Beitrage
und Künstlermonografien:
Robert Rauschenberg, Joseph Beuys, Heinz Mack,
Hanna
Hoch u.a. – "Alan Frederick Sundberg, Zeichnungen, Dokumention
1971-1983",
Verlag Galerie Utermann, Dortmund, 1983.
>>
Henri
Goetz "Les chemins mystérieux du Sundberg
", Paris 1979.
HENRI GOETZ
Goetz
fondé en 1965 "l'Académie Goetz" à Paris et nommé
en 1967 "Chevalier
dans
l'Ordre des Arts et des Letters". Goetz publicent en 1968 "La gravue au
carborundum",
préfacée par l'artist Joan Miró, Éditions Galerie
Maeght, Paris;
(2.ème
édition en 1973 augmentée de nouvelles recherches) – Goetz
estampes
et
gravures ("procédé Goetz") ont éte éditées
par Editions Berggruen,
Editions
Maeght, Editions Giorgio Upiglio, Redfern Gallery, etc. 1
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John Berger
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