Nota conclusiva all'estensione
delle ricerche
Alla luce della estensione delle
ricerche e delle esperienze sopra esposte si puo' azzardare il progetto per la formazione
di una "scienza" analitica/sportiva che si basa sul concetto di formazione di
un'atleta equilibrato e cosciente dei propri mezzi e limiti; un atleta che si
"auto-analizza" nel cursus della sua attivita'. Un atleta attento al suo
processo di crescita e pienamente introdotto nella comunita' sportiva e non solo sportiva.
Accanto a questo uomo/atleta vi potra' essere un terapeuta: allenatore (maestro) con un
iter didattico adeguato ed orientato in questa visione di crescita. La figura del Maestro
d'Armi e' favorita da questo rapporto in quanto e' fra i pochi trainer che mantiene un
contatto diretto con il proprio allievo e discepolo per gli anni della sua formazione. Ma
ciò non esclude assolutamente le figure ad esso complementari o simili in qualsiasi altra
disciplina. Ma nella scherma è il rapporto mediato dal ferro , altresi' completo poiche'
il maestro che insegna lo fa in prima persona, incrociando l'arma con l'atleta e la
condizione "visus a visus" (celata talvolta dalla maschera) ne favorisce il
contatto diretto e costante, una sorta di seduta analitica "infinita" che puo'
portare alla crescita dell'individuo attraverso le tappe e le tecniche in parte da noi
viste nella trattazione. E' chiaro che questa situazione puo' portare a tutti i risvolti
di un iter clinico classico; ovvero il transfert ed il contro-transfert, ma e' appunto
legato alla formazione analitica del Maestro ed al proprio personale equilibrio che il
rapporto fra l'analista-sportivo e l'uomo atleta si sviluppa e cresce; per la formazione
di un uomo che attraverso questo approccio all'attivita' sportiva puo' trarne un grande
giovamento, fortificato dalla costante e progresiva capacita' d'autoanalisi maturata
giorno per giorno in pedana o in qualsiasi altro luogo deputato alla crescita sportiva e
non solo sportiva. E' chiaro altresi' che la "terapia" si conclude con la
formazione dell'uomo capace di vincere e perdere in pedana, sul ring, sull'anello... o
darsi un comportamento adeguato alle situazioni di tutti i giorni, senza piu' nessun
ausilio di Maestro-analista. La terapia attraverso lo sport puo' creare degli uomini
realmente positivi; ma nulla deve essere lasciato al caso o alla improvvisazione. Esiste
la via per l'analisi nello sport ma in questa vi si puo' essere condotti solo attraverso
un' adeguata tecnica didattica di sostegno e queste ricerche desiderebbero essere una
prima importante pietra per una si spera "onesta" impostazione dei lavori.
Indice Rassegna Stampa
(aggiornato Ottobre 1992)
Principali Relazioni-Articoli sul
M¯ Marcello Lodetti
-Augusto Mari "Stadio"
Giovedi' 2 Agosto 1973 p. 7 -Nini Neri "Gazzetta dello Sport" Sabato 30 Giugno
1973 p. 11 -Giovanni Rinaldi "La Spinta" Lunedi' 8 Settembre 1973 p. 5 -Augusto
Mari "Il Resto del Carlino" Venerdi' 3 Agosto 1973 p. 7 -C. Pino "Globo
Sport Melburne" Lunedi' 13 Agosto 1979 p. 31/32 -Roberto Perrone "Il
Giornale" Venerdi' 22 Gennaio 1982 p. 13 -Gioacchino Donati "Il Telegrafo"
Venerdi' 2 Luglio 1971 p. 5 -Valerio Cesari "La Voce Schermistica" N. 89 Agosto
1972 -A.V. "Tuttosport" Domenica 16 Giugno 1974 p. 13 -"La Rassegna"
Settembre-Dicembre 1990 N. 56 p. 60-61 -Luciana Rota "La Gazzetta dello Sport"
Gazzetta Milano Venerdi' 21 Dicembre 1990 p. 2
Principali Relazioni Articoli sui
lavori di Giovanni Lodetti
-A.N.S.A. 18 Dicembre 1989 h.
16:12 -Silvia Vegetti-Finzi "Corriere della Sera" Venerdi' 30 Marzo 1990 p. 3
-E. Grassi "Corriere della Sera" Domenica 20 Maggio 1990 p. 29 -L. Rota
"Gazzetta dello Sport" Gazzetta Milano giovedi' 19 Ottobre 1989 p. 1 -Scherma N.
2 Febbraio 90 p. 28 -L. Rota "Gazzetta dello Sport" Martedi' 15 Maggio 1990 p.
15 -L. Meda "Corriere di Monza e Brianza" Martedi' 30 Gennaio 1990 p. 17 -L.
Meda "Brianza Oggi" Giovedi' 1 Febbraio 1990 p. 28 -Alfredo Barberis
"Millelibri" N. 41 Aprile 91 p. 23 -P. Bottelli, M. Rogari "Il Sole 24
Ore" Lunedì 21 ottobre 1991 Anno 127 num.266 pp. 1-2
Convegni Interviste Radiofoniche
e Televisive
-G. Lodetti - C. Ravasini Atti
8¯ Congresso dell'A.I.P.S. Associazione Italiana Psicologi Sportivi. Senigallia 20-22
Aprile 1990 -M. Previato Intervista 05/04/90 "L'ospite sei tu" radiofonica a G.
Lodetti. Radio Simpatia (MIlano Desio) 90.30 Mhz. -P. Del menico Servizio sul Circolo di
Scherma R.A.S. Intervista a G. Lodetti. Telenova "in Count Down" Milano Novembre
1991.
IV¯ di copertina
M° Marcello Lodetti Milano
(1931) Diplomato all'Accademia Nazionale nel 1959. Maestro della Nazionale Italiana dal
1960 al 1980 in occasione sia di Olimpiadi, Campionati del Mondo, Universiadi
alternativamente in tutte le tre armi: fioretto, sciabola e spada. Fondatore insieme ai
Maestri Lancia e Cucchiara dei primi Centri Internazionali Estivi della F.I.S. di
Pievepelago e Zocca (1960). I suoi allievi hanno vinto più di 25 titoli italiani
assoluti, titoli mondiali individuali e squadre, e diverse prove di Coppa del Mondo. E'
stato Maestro Caposala presso le più prestigiose Sale d'Arme d'Italia
Giovanni Lodetti Milano (1964)
Iniziatore con Carlo Ravasini della Psicologia Clinica applicata allo Sport e promotore
della formula del primo "Campus" di avviamento sportivo a livello di scuole
elementari in Italia ( 1989). Diplomatosi Manager dello Sport per la Regione Lombardia,
Assessorato P. Istruzione(1992) e per la Provincia di Milano (1998) Istruttore d'Armi
(1987) ,Direttore di Centri avviamento C.O.N.I.( 1988-92),ha insegnato presso scuole
elementari e medie(1988-92) alternando la professione con i suoi studi che lo hanno
portato ad essere il primo "psicoterapeuta dello sport" come i suoi recenti
lavori testimoniano. Conseguita la specializzazione internazionale di Analista
Transazionale nei Campi psico-sociali(1998) Ha infatti pubblicato diversi saggi e articoli
sull'argomento, ricordiamo: -Aspetti psicoanalitici dell'attività sportiva (1990)
-Nascita del progetto Campus in Italia (1991) -Sport ed educazione giovanile: riflessi di
carattere psicologico e sociale (1994)
1971.
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